Va in scena il 12 aprile al Teatro Valli di Reggio Emilia, in collaborazione con l’ATER, il Ballet de l’Opéra National du Rhin – Centre Choréographique National con due coreografie di Lucinda Childs, “Dance”, su musica di Philip Glass e “Il Mandarino meraviglioso” sulle musiche di Béla Bartók.
“Dance”, creato nel 1979, con un video e una scenografia dell´artista minimalista Sol LeWitt, è uno dei capolavori della danza del XX secolo. Le opportunità di vedere tale opera sono pochissime e il Ballet de l´Opéra National du Rhin è la prima Compagnia ad includerla nel suo repertorio.
Il brano è diviso in tre parti, che alternano momenti di gruppo e un assolo originariamente interpretato dalla stessa Lucinda Childs. Queste parti sono intervallate da un filmato, proiettato su uno schermo trasparente, che ripropone le immagini del cast originario, mentre i ballerini interpretano la stessa coreografia sul palcoscenico, dietro lo schermo
L´impressione che se ne ha oggi è ovviamente diversa rispetto a quella del 1979 quando erano gli stessi ballerini a danzare in palcoscenico e a comparire sullo schermo. Oggi, oltre al divario dato dagli anni passati, ci confrontiamo con l’evoluzione della stessa coreografa, che ha richiesto un più accentuato virtuosismo nei movimenti rispetto al minimalismo iniziale.
“Il Mandarino Meraviglioso”, il secondo brano eseguito, ci immerge nell´universo dei bassifondi di una grande città moderna. Il libretto, che quando venne scritto, nel 1926, provocò un certo scandalo, mette in scena tre malviventi e una prostituta. Avidi e senza scrupoli, attirano i clienti nel loro covo per depredarli. Una delle loro vittime è un ricco mandarino cinese…
In questo balletto Bartók fa emergere il realismo crudo e brutale del mondo contemporaneo. Con “Il Mandarino meraviglioso”, Lucinda Childs ha creato la sua prima coreografia originale per questa Compagnia, alla quale aveva già affidato due delle sue opere, “Chamber Symphony” e “Dance”.
La coreografa americana, nata nel 1940, ha iniziato la sua carriera nel 1963 alla Judson School di New York. Dopo aver studiato anche con Merce Cunningham, è divenuta una delle figure più importanti della danza post-moderna americana degli anni ´70. Nel 1976 è stata scelta da Bob Wilson per il ruolo principale nella celebre opera di Philip Glass intitolata “Einstein on the beach” che ha ottenuto un grande successo internazionale. Si è poi quindi dedicata nuovamente alla danza e al minimalismo. Ha lavorato con vari compositori e artisti su importanti produzioni e le sono state commissionate coreografie da parte di alcune più prestigiose compagnie di danza del mondo.
Ha lavorato anche con il regista Peter Stein sulla produzione olandese di Moses und Aron. Nel 1995 ha messo in scena la sua prima opera, Zaïde, per il Théâtre de la Monnaie di Bruxelles. Ha ripreso la sua collaborazione con Bob Wilson nel 1996 come attrice nella sua produzione de La maladie de la mort dal racconto di Marguerite Duras. La sua collaborazione col Ballet de l´Opéra national du Rhin (eclettica compagnia fondata nel 1972) risale al 2002, anno in cui creò “Il Mandarino Meraviglioso”.
Info: 0522 458811
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